martedì 22 dicembre 2015

It's Christmas! Gli auguri delle 4writers





Arianna, Monica, Silvia e Loriana
augurano a tutti voi Buone Feste

che il calore degli affetti vi avvolga

che la luce di un futuro migliore
di pace e serenità
vi coinvolga


Questo blog riapre a gennaio con tante speciali novità
che riguardano nuove pubblicazioni editoriali delle autrici
di queste pagine, quindi...

Stay tuned and relax now: it's Christmas!

 
4writers
Arianna Berna
Monica Coppola
Silvia Devitofrancesco
Loriana Lucciarini

venerdì 11 dicembre 2015

[Recensioni] - Non voglio essere famosa! di Elena Depaoli (a cura di Silvia Devitofrancesco)

Victoria, giornalista presso un quotidiano gratuito britannico, sogno di diventare reporter. L’occasione si presenta quando la giovane ha la possibilità d’intervistare Mike LoSanto, bellissimo divo delle telenovele, nonché suo idolo. Victoria, però, riceverà un’amara sorpresa: si renderà conto che l’uomo non è quel che appare in tv, è scontroso e tiene ben celato un pesante segreto. Complice un ascensore bloccatosi improvvisamente, Victoria si troverà coinvolta in una sorta di “gioco relazionale” che la trasformerà in una celebrità creata a uso e consumo del pubblico.
“Non tollero che si inventino una nuova me. Io questa tizia la dovrò interpretare, e vorrei almeno che mi piacesse.”

Il romanzo sviluppa con ironia e leggerezza il grande tema del rapporto tra persona e personaggio. Quanto di vero vi è nei personaggi? E dov’è il confine tra spettacolo e realtà?

Victoria, la protagonista alla quale è impossibile non affezionarsi, romantica sognatrice incallita, si ritrova, suo malgrado, a calarsi nei panni di una nuova se stessa. Impersonare la fidanzata devota di un divo acclamato non è impresa facile. Il mondo dello spettacolo ha le sue regole, i suoi dogmi, le sue dure battaglie. Occorre essere perfetti in qualunque situazione, mai un capello fuori posto, mai uscire di casa senza trucco o con addosso un abito non griffato. Se in un primo momento la giovane, allettata anche dai stratosferici guadagni, sembra essere entusiasta di tale impresa, successivamente si renderà conto di aver smarrito se stessa. Cosa ne è stato di Victoria? Chi è quella donna perfetta che tutti immortalano, che posa per servizi fotografici e campagne pubblicitarie? Victoria non vuole questo. Non vuole essere famosa. Non aspira alla luce dei riflettori. Vivere in un mondo fatto di apparenze dove nessuno è mai quel che dice di essere è impossibile, o almeno lo è per Victoria.
Mike è il suo opposto. Emblematico esempio della costruzione di un personaggio, egli riesce a interpretare alla perfezione ciò che tutti vogliono che interpreti. Non ha scrupoli, si lascia sedurre dal potere del denaro e di lavori prestigiosi, mettendo in secondo piano la sua vera natura.

L’autrice sceglie una prosa semplice, diretta, fluida, molto dialogata e ironica capace di coinvolgere il lettore e di trasportarlo nella vicenda, tra locali esclusivi e red carpet.
Una commedia spassosa e frizzante. Un romanzo di piacevole lettura con un’importante morale.
(a cura di Silvia Devitofrancesco)

giovedì 3 dicembre 2015

Dicembre e il mondo delle 4writers

Immagine fonte: www.flickr.com

Dicembre.
Dalla profondità dei cieli tetri
scende la bella neve sonnolenta,
tutte le case ammanta come spettri;
di su, di giù, di qua, di là, s’avventa,
scende, risale, impetuosa, lenta,
alle finestre tamburella i vetri..
(Guido Gozzano)

*****

Siamo a Dicembre!


Inauguriamo il dodicesimo mese dell'anno 2015

con nuovi contenuti di questo blog!





Arianna Berna “Favola Imperfetta” (selfpublishing)


Romanzo elegante e contemporaneamente semplice, non banale, in cui ognuno
può specchiarsi nella protagonista ed assaporarne le vicessitudini, facendo riflettere sulle fondamenta che ognuno
di noi può perdere in un lampo; il tutto lascia intuire un'intelligenza vivace dell'autrice. [cliente Amazon]

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Monica Coppola “Viola, Vertigini e Vaniglia” (edizioni BookSalad)



Monica Coppola è una scrittrice ironica e piena di talento che mi ha regalato delle ore divertenti in compagnia dei suoi personaggi azzeccati. Mi ha fatta sognare un po', senza rendermi irrequieta, mi ha regalato anche una storia d'amore condita da qualche sana risata e infine ha affrontato il bollente tema del lavoro per i neo-laureati in Italia, la fuga dei cervelli, ma sopratutto l'auto considerazione, che sta alla base della catena.
Questo è il classico esempio di quando le cover e magari un titolo possano trarre in inganno, un romanzo rosa che di rosa ha solo il colore della copertina e giusto una spruzzatina di romanticismo (ma senza calcare eccessivamente la mano).
Da leggere, assolutamente, senza indugi!!!
[Barbara Bandoli]



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Loriana Lucciarini “Il cielo d'Inghilterra” (edizioni Arpeggio Libero)



Chi non sognerebbe di ritrovarsi erede di una ricca nobildonna inglese? È quanto succede a Cristina, vivace ragazza romana figlia di albergatori che conoscerà la donna in occasione di alcune vacanze presso la pensione Pioda ed insieme a lei i suoi tre nipoti Mary, Susan e Steve del quale si innamora a prima vista. Sarà l'arrivo in Inghilterra per sbrigare le pratiche ereditarie, però, il vero inizio della storia. Un malinteso, le farà credere che Stive, dai modi spesso ambigui e contrastanti, la stia corteggiando per interesse spingendola a trovare una vacua consolazione tra le braccia di Marlon, affascinante architetto dagli occhi grigi al quale affiderà il progetto di ristrutturazione di Villa Rose, la sua eredità.
Il romanzo è scritto in modo chiaro, semplice, cristallino. Ogni personaggio è delineato lucidamente e Cristina è un vortice di emozioni. Affascina il continuo scambio tra dialoghi e pensieri che gettano il lettore nei tumulti del cuore di questa giovane dalle mille speranze. Affascina il lieto fine e, forse, fa ancora di più sognare il fatto che nonostante trabocchetti e malintesi sia sempre il perdono a vincere... [Laura Belinzoni]


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Silvia Devitofrancesco “Lo specchio del tempo” (edizioni Libro Aperto International Publishing)



Ho davvero apprezzato questo piccolo romanzo. L'ho letto in poco tempo e dalla trama non mi aspettavo tutta la bellezza che ho trovato all'interno. Da vera perfezionista quale sono, ho apprezzato molto la cura che la scrittrice ha messo nel descrivere i codici e le loro caratteristiche, ma anche il luogo e le tradizioni in cui il romanzo è ambientato. In questo caso, Bari. Sono piccoli dettagli preziosi che hanno reso la lettura molto coinvolgente e veritiera. Devo confessare che mi è piaciuto maggiormente il punto di vista di Hermina. Adoro la storia, e il Medioevo è uno dei periodi storici che più mi affascina, inoltre sono particolarmente legata alla figura dei monaci amanuensi e dei monasteri, ragion per cui ho davvero apprezzato quei capitoli e il modo in cui erano scritti. Per finire le mie considerazioni vanno alla condizione della donna, che è la chiave di lettura di tutto il romanzo. L'autrice ci fa capire come la figura della donna-oggetto, vista solo come strumento di procreazione e come un essere inferiore non si è dissolta completamente nonostante l'emancipazione femminile e il tanto acclamato "progresso", e che, ancora oggi, la donna, non importa a quale ceto sociale, razza, religione appartenga, è ancora intesa come un burattino nelle mani dei padri/mariti padroni. Per fortuna, come si evince anche dal romanzo, non tutti gli uomini sono così e molte donne sono oggi sono capaci di cambiare la loro condizione umiliante per rifarsi una vita con l'uomo che le ama per quello che sono e le rispetta. Fortunatamente, l'amore vince su qualsiasi cosa. Sempre.  [Lucia Leovino]


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E ora parliamo dei contenuti del blog per questo mese...


Per la sezione RITRATTI Arianna Berna ci racconta l'amicizia speciale che lega due delle nostre autrici e del loro incontro in un caldo giorno estivo... da leggere qui






Per la sezione RECENSIONI, Loriana Lucciarini invita alla lettura di "Vite di Madri" di Emma Fenu, l'universo femminile pieno di colori e ombre, di paure e coraggio di donne straordinarie... Da visualizzare qui










Altro invito alla lettura per la sezione RECENSIONI, Silvia Devitofrancesco ci parla di "Non voglio essere famosa!" di Elena Depaoli un romanzo divertente, dalle mille sfaccettature. Da leggere perché...



[Ritratti] - Arianna & Monica: due amiche, due writers, un incontro speciale


L’amicizia con Monica è nata quasi per caso, alla vecchia maniera, ma con i mezzi moderni. Siamo state amiche di penna per due anni, solo che al posto dell’inchiostro abbiamo usato le mail e le chat. Ci siamo conosciute in rete, grazie alla sua Viola. La lettura di“ Viola vertigini e vaniglia” mi aveva rapito fin dalle prime battute, accendendo la curiosità anche sulla scrittrice, che sentivo affine e non mi sbagliavo!
Sinceramente a quasi quarant’anni non credevo che mi sarebbe capitata un’amicizia che ha molto nella profondità dei legami che nascono da adolescenti, eppure ci siamo avvicinate sottovoce, quasi in punta di piedi, una mail dopo l’altra. Aspettavo le sue mail come un dono prezioso e ci siamo avvicinate giorno dopo giorno. In due anni di amicizia via web mancava soltanto la fisicità, ma ammetto che inizialmente avevo timore di togliere il velo di internet.
Quando il desiderio di incontrarla è stato più forte delle paure, ho preso il coraggio a due mani e le ho proposto di vederci con l’occasione delle ferie estive, che entrambe trascorriamo da anni in Sardegna e poco importava se eravamo quasi agli antipodi dell’isola.
Incontrarci non è stato semplice, pareva il viaggio della speranza, ho tirato giù dal letto Nicola e Sebastiano all’alba per partire puntuali ed essere a destinazione a un’ora decente. Nonostante i chilometri macinati, la strada sembrava essere infinita e, se non bastasse, nella convinzione di prendere una scorciatoia ci siamo imbattuti in una strada di montagna che non ha nulla da invidiare a un passo alpino. La ciliegina sulla torta è stato l’Hotel, che invece di essere in riva al mare, come avevo mal capito dalle recensioni su Booking, era disperso nell’entroterra ai piedi delle montagne.
Ero sfinita ancora prima di iniziare, e l’ho incontrata in parcheggio in un afoso mezzo giorno di fine agosto, in una Tortolì che pareva deserta.
Ero tesa e percepivo anche l’ansia di Monica, ma un ottimo gelato ha smorzato le paure e abbiamo iniziato a conoscerci nella dimensione più bella, quella della fisicità. Parlare e guardarsi negli occhi non ha pari, per quanto le moderne tecnologie abbiano accorciato le distanze, non c’è paragone.
Avevo già visto alcune sue fotografie, quindi sapevo com’era, ma dal vero era decisamente un’altra storia. Abbiamo trascorso il pomeriggio a chiacchierare distese sulla sabbia rosa con il mare turchese negli occhi, non potevamo avere una cornice migliore per il nostro primo incontro.
Dalla foga di non perdere nemmeno un minuto del poco tempo che avevamo a disposizione, ci siamo ricordate di scattarci una foto insieme alla fine della giornata, con i capelli scarruffati e pieni di salso, ma felici.
I minuti si sono mangiati le ore e quando ci siamo salutate, ho avuto la sensazione che il tempo fosse scivolato fra le dita troppo velocemente.
Che cosa è cambiato da quel giorno? Tutto e niente. Niente perché ci sentiamo quanto prima forse anche con maggiore intensità, tutto perché la sento ancora più vicina.
Alla prossima volta Monica, dobbiamo inventarci un’altra scusa per incontrarci!

(copyright Arianna Berna)

[recensioni] - Vite di Madri, Emma Fenu (a cura di Loriana Lucciarini)


Un caleidoscopio di vite e di emozioni, ricucite con la forza della vita

Vite di madri, storie di ordinarie anormalità di Emma Fenu è un volume di storie di donne, tessute come una coperta pachwork, dalle dita attente e delicate di Emma Fenu.
Tanti tasselli di stoffa, tutti diversi, cuciti e tenuti assieme dal filo sottile dell’animo e dell’amore. Tessuti lacerati da graffi e dolori, ricomposti e aggiustati per affrontare a fatica una vita tentando di afferrarne stralci di serenità e di luce.

Storie diverse, accomunate dall’universo narrante: quello femminile. Quello dell’essere donna e diventare madre.
 
La maternità è infatti l’elemento focale dei racconti nella dicotomia essere madre/essere figlia e della maternità voluta/la maternità negata.
È soprattutto questa negazione a diventare anche negazione del proprio essere donna e della propria individualità, che svuota di senso identitario. Ma non solo. Il senso identitario implode anche quando non si trova lo spazio per interpretare quei ruoli che la società impone e in cui li mondo vuole ridurci. Ruoli che a volte non si è in grado di recitare e sostenere ma che non possono e non devono svuotare di senso l’esistenza. Così ci si ricompone, a fatica. Si cambia, con forza. Si cresce, con disperazione e determinazione.
E ci ritroviamo in questo puzzle variegato e sofferente di esistenze graffiate, silenziose, che trovano per la prima volta voce e lacrime tra la narrazione di queste pagine, come un momento di espiazione di un dolore non voluto, non cercato, ma subìto e percorso fino in fondo al buio. Ma ritroviamo anche la luce, raggiunta a costo di enorme fatica, che tutte queste donne hanno conquistato e il cui l’unico elemento è l’Amore. L’amore che avvolge, che riscatta, che completa, che dona nuova dignità a queste esistenze spezzate e ricomposte.

Ho trovato Vite di madri ben scritto, con sensibilità e coraggio: l’Autrice procede in punta di piedi ma con parole di fuoco che restano incise nell’anima

Ben strutturato, ogni storia ne richiama una più famosa con relative citazioni, come a voler accomunare in modo ideale le tante storie di donne a quelle delle protagoniste per non farle sentire sole.
Ben dettagliato, con la parte finale a mo’ di dossier, che compendia informazioni e ricerche sul mondo dei media e della gestione dell’informazione sulla tematica della maternità e dell’identità femminile, per comprendere quali messaggi ancora oggi condizionano la società, l’esistenza e le aspettative delle donne sulla maternità.

Bello, intenso, profondo… da leggere!

(a cura di Loriana Lucciarini)