giovedì 2 luglio 2015

[il mondo delle donne] - Amore a prima vista di Arianna Berna




Non ho mai creduto ai colpi di fulmine, mai… fino ad oggi.

Mi volto e lo vedo che guida sorridente, bello come il sole e forse anche di più.

E’ accaduto tutto per caso, stavo entrando nel diving per chiedere un’ultima informazione e ci siamo scontrati. Sul momento ero infastidita, ma quando ho posato lo sguardo sul suo viso sono rimasta senza parole. Occhi negli occhi era come se ci fossimo incastrati nei luoghi nascosti della nostra psiche. Dopo qualche istante di stordimento, abbiamo iniziato a chiacchierare completamente persi nella nostra nuvoletta, incuranti del mondo esterno. E’ stato come se ci fossimo riconosciuti fra mille esseri umani, lui che fino a pochi istanti prima era sconosciuto è diventato inaspettatamente prioritario. Non ho esitato a seguirlo quando mi ha proposto di portarmi in una baia sconosciuta ai turisti ed eccomi qui, in questa Panda sgangherata.

Parcheggiata l’auto, ci incamminiamo lungo il sentiero roccioso che porta alla spiaggia. Per la prima volta da quando l’ho incontrato, avverto un leggero imbarazzo dato dalle aspettative, ma Marco riesce a superarlo cingendomi la vita con un braccio. Le parole fluttuano senza fatica e il desiderio di un contatto fisico cresce ad ogni passo, ogni singola cellula lo reclama.

Stiamo camminando già da un quarto d’ora e il sentiero verso la spiaggia sembra essere infinito. I desideri stanno diventando realtà, lo percepisco nell’attimo in cui Marco si ferma deciso e mi gira prendendo il viso fra le mani. Lo stomaco si chiude dall’agitazione e non riesco a staccare lo sguardo dal suo magnetico. Nessuna parola infrange l’aria, anche se ci stiamo raccontando di noi nella profondità del momento. Quando le sue labbra incontrano le mie è il bianco ed il nero, il nulla e l’assoluto.

Nei sensi il calore del suo abbraccio, l’odore della macchia mediterranea e il canto delle cicale ad agosto. Ancora una volta tutto intorno svanisce. Ho perso il contatto con il suolo, ma non capisco se sto sognando o se è realtà. Nessuna finzione, mi ha sollevato da terra e mi sento leggera e felice come non ricordo di essere stata mai.

Arrivati alla spiaggia deserta troviamo soltanto le barche di legno colorato dei pescatori ancorate quasi a riva, che dondolano impercettibilmente nel mare calmo.

Distesi sotto il sole cocente, pendo dalle sue labbra mentre mi racconta i sogni per il futuro. Non riesco a non toccarlo mentre gioca con i miei capelli. Mi sembra di essere in una bolla di sapone, il mondo esterno è definitivamente sparito, esistiamo soltanto noi, guidati dal ritmo dei battiti dei nostri cuori.

D’un tratto si alza e mi conduce in mare. Il bagno diventa sensoriale, le nostre pelli si sfiorano e Marco scherza spruzzando dell’acqua sul mio corpo accaldato, strillo dalla sorpresa e dallo sbalzo di temperatura.

Lo rincorro e lo seguo quando si tuffa nell’acqua alta. In apnea apro gli occhi e lo vedo sfuocato, è arrivato fino al fondale, raccoglie qualcosa e riemerge. Lo seguo a ruota alzando la testa. Ci sorridiamo ansimando per il fiato corto, apre il palmo di mano e scopre il tesoro raccolto, un piccolo teschio di riccio rosa che pone con delicatezza nelle mie mani. Si avvicina e mi schiocca un bacio sulle labbra.



…. Continua …

(leggi la parte II)

(copyright Arianna Berna - tutti i diritti riservati)




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