lunedì 2 marzo 2015

[racconti brevi] - Un angolo di paradiso - di Arianna Berna

Un angolo di paradiso

Arianna Berna


Quel giorno Milena non aveva voglia, nessunissima intenzione di alzarsi dal letto. Perchè poi doveva? Da dove nasceva quel senso del dovere che la spingeva a correre tutto il giorno dietro alle frenesie altrui.
I capricci dei bambini, il lavoro che non le piaceva, la casa da riordinare.
Cercava di ricordarsi da quanto tempo non si ricavava un'ora tutta per sé. Senza nessuno che le dicesse o chiedesse cosa doveva fare.
La sveglia era già suonata, la figlia più piccola si era già alzata e le saltava letteralmente sulla pancia cercando di attirare l'attenzione. Almeno cinque minuti, solo cinque minuti di silenzio.
Silenzio, che magica utopia, in quell'istante di caos sognava di essere in riva al mare d'inverso, accoccolata su uno scoglio del pontile a perdersi nell'orizzonte. I minuti trascorrevano e il caos cresceva.
Possibile che in casa sua non si potesse avere un attimo di tranquillità?
Anche la figlia più grande ormai si era svegliata e si era buttata a pesce nel lettone urlando giocosa.
Milena era combattuta, le bambine erano parte di lei, ma in quell'istante avrebbe desiderato soltanto poter stare in silenzio per pochi minuti, il tempo giusto per raccogliere le forze.
Il marito pareva di gomma piuma, totalmente inerte al caos, ma possibile che dovesse sentirle soltanto lei le strilla delle bimbe scalmanate?
La seconda sveglia aveva iniziato a suonare e, ormai rassegnata, Milena si alzò per andare a preparare la colazione alla tribù.
Strascinando un passo dietro l'altro era arrivata in cucina, ma qualcosa aveva attirato la sua attenzione in salotto.
Ritornò quindi sui suoi passi, sempre strascinando le vecchie ciabatte, accese la luce e restò senza parole.
La tavola era imbandita per una super colazione. Pane tostato, biscotti, cornetti, yogurt, cereali e succo d'arancia. C'era tutto quello che amava di più.
Milena iniziava a capire. Suo marito la abbracciò di spalle e le sussurrò sull'orecchio "E' stata un'idea delle ragazze. Buon compleanno amore mio".
Le bambine urlarono all'unisono "Tanti auguri" e saltarono sul collo della madre commossa.
Quel dolce gesto scacciò via la fatica e i brutti pensieri, d'un tratto la giornata da pesante si era trasformata in meravigliosa.

©Arianna Berna

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