A quanto pare sto sognando e per di più si tratta di un sogno estremamente olfattivo. Strano, comunque. Non riesco a ricordare di essere mai stata consapevole di sognare durante il sogno stesso. Sogni lucidi.[L.V. Rigler]
Il titolo è fuorviante perché spinge il lettore a credere di trovarsi
di fronte a un’ennesima scopiazzatura del filone Kinsella, invece ci
troviamo di fronte ad altra narrazione e soprattutto a un racconto
ambientato alla fine dell’Ottocento, nella campagna inglese, che niente
ha a che vedere con lo shopping!
Lo stile è divertente e l’ottima idea di base rende godibile la storia e piacevole la lettura.
Lo consiglio
alle lettrici JaneAustenAddict, perché è scritto da una dei membri
della Jane Austen Society of North America e perché è ambientato nelle
impareggiabili atmosfere austeniane. Ma, soprattutto, perché è dedicato
(come scrive l’autrice nella sua nota d’apertura)
“alle appassionate di Jane Austen, passate, presenti e future; e, soprattutto, a Jane Austen, i cui “pochi centimetri d’avorio” sono una sorgente infinita di saggezza e gioia per quest’umile ammiratrice. Se c’è un po’ di giustizia in questo mondo, Miss Austen, allora esiste una realtà parallela nella quale quel bel giovanotto che veniva dal mare non è morto giovane, lei è vissuta abbastanza a lungo per scrivere almeno altri sei romanzi e siete invecchiati felici insieme, preferibilmente senza figli.”
Leggetevelo e non ve ne pentirete!
(a cura di Loriana Lucciarini)
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