Alice vive a Melbourne,
lavora come inserzionista nella redazione di un giornale, il suo
conto in banca è quasi sempre al rosso tanto che nasconde gli
estratti conto della carta di credito sotto il materasso, è
affascinata da Dan, ma purtroppo questi è gay e ama bere vino dalle
tazze.
Tuttavia Alice nasconde un grande segreto che continua a
tormentarla e a opprimerla fino a trascinarla in un tunnel dal quale
sarà molto difficile uscire. Difficile ma non impossibile.
“Ero soltanto una donna seduta, che si concedeva una pausa, che guardava gli altri ballare, alcuni da soli, altri in coppia, altri ancora in gruppo. Sapevo che un giorno, quando sarei stata pronta, avrei potuto unirmi a loro.”
Le vicende narrative ruotano attorno ad Alice,
fanciulla dai riccioli rossi trasformati in lisci fili dorati e alle
sue peripezie di donna moderna. La giovane ha una psicologia alquanto
complessa: le sue giornate sono scandite da un elevato consumo di
alcol e Valium, le sue amicizie sono circoscritte a un ristretto
gruppo di privilegiate persone e per l’amore, quello vero, non vi è
alcuno spazio. Alice conserva nel suo inconscio il ricordo di
un’esperienza sessuale dalle traumatiche conseguenze, la quale
assieme ai numerosi disagi familiari, l’hanno portata a fuggire in
Australia e a costruirsi un’altra vita. Vita che però si rivela
essere un labirinto d’insidie. Alice non può farcela. Ha bisogno
d’aiuto per poter tornare a volare leggiadra. È necessario che
ella impari a conoscersi, ad apprezzare la sua vita e ad accettare i
dolori, solo così potrà andare avanti provando a realizzare i suoi
sogni e a tornare a essere la fanciulla dai lunghi riccioli rossi.
Dal punto di vista tematico il romanzo affronta questioni complesse
quali: la mancanza di dialogo all’interno del contesto familiare,
l’adolescenza, la morte, il tradimento, i drammi della psiche,
l’omosessualità. L’autrice riesce a inserirle tutte con grande
dolcezza all’interno della duplice trama del romanzo, che vede
continuamente l’alternarsi tra passato e presente, tra ricordi e
complesse vicende psichiche, rendendo così l’opera adatta a un
pubblico eterogeneo.
L’autrice sceglie una prosa semplice, fluida e
scorrevole, capace di alternare drammaticità e leggerezza, infatti
non mancano momenti esilaranti e dialoghi serrati, ottime trovate
narrative per alleggerire la tensione. Il lettore si sente
costantemente parte della vicenda. Avverte su di sé il peso delle
sofferenze della protagonista e il suo disagio. Si commuove durante
le situazione emotivamente più complesse e sorride sollevato dinanzi
al sereno finale.
Un romanzo non facile. Una sorta di saggio
psicologico aperto a continui spunti di riflessione. Una lettura che
vede protagonisti i sentimenti, di qualunque natura essi siano. Una
titanica lotta per ritrovare se stessi.
(a cura di Silvia Devitofrancesco)
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