“Qualche volta,
ma… no, direi di no, mai seriamente.”
“E’ tutta
questione di testa, vuoi provare?”
Annuisco
“Questo lascialo
andare - dice riferendosi al riccio - al mare ciò che è del mare. Adesso vieni
qui – mi prende la mano e mi attira a sé - respira con calma e svuota la mente.
Caccia via i pensieri, sia belli che brutti. Entra in sintonia il mare ed il
suo sapore e, quando ti senti pronta, fai un bel respiro e scendi giù.”
“Quando devo
riemergere?”
“Te ne accorgerai
da sola, sarà il tuo corpo a chiederlo”.
Infilo la maschera
e il boccaglio iniziando ad ascoltare i muscoli delle gambe e delle braccia che
fluttuano nell’acqua fresca. Mi perdo ad ammirare il paesaggio marino. Il
respiro rallenta e, in un crescendo, incomincio a sentirmi parte del blu,
finché prendo una buona boccata di ossigeno e mi immergo pinneggiando, mentre
Marco mi segue.
Sono affascinata
dagli scogli popolati da paffute alghe. Un pesciolino nero attirato dal
riflesso della maschera si pone proprio davanti ai miei occhi e restiamo
istanti preziosi in una muta comunicazione. Inizio a sentire una leggera
pressione sul torace dovuta alla mancanza di aria, esito non sapendo cosa fare
e mi giro verso Marco cercando conforto. Annuisce con il capo, ha capito che il
mio corpo mi sta chiedendo di risalire e mi invita a riemergere prendendomi per
mano. Percepisco di essere al sicuro e risalgo fluttuando lentamente. Alzo lo
sguardo e resto estasiata dalla bellezza del muro di acqua infranto dalla luce
del sole che mi separa dall’aria. Immersa negli abissi, mi sento in pace e godo
di ogni singolo istante, lasciandomi guidare verso la superficie.
Spuntiamo
dall’acqua quasi in un salto, il fiato manca, ma la sensazione non è di paura,
anzi. Faccio quasi fatica a riprendere il respiro da quanto sorrido.
Marco nuotando mi
conduce verso riva. Arrivati sul bagnasciuga ci abbracciamo e mi sussurra all’orecchio
che è già pazzo di me, mentre avverto la strana percezione di conoscerlo da
sempre.
Le ore scivolano
via una dopo l’altra, possibile che quando si è felici il tempo non basti mai?
Il dolce tepore
del sole al tramonto ci accarezza mentre ci perdiamo nell’ammirare l’orizzonte.
Marco scosta un ciuffo di capelli dal mio viso e con la voce rotta mi ricorda che
è arrivato il tempo di andare.
Il dolore che
provo mi turba, possibile che questo ragazzo mi sia già entrato nell’anima?
Non posso
che domandarmi come sarebbe andata questa vacanza se l’avessi conosciuto prima
e non l’ultimo giorno.
- Fine -
(copyright Arianna Berna - tutti i diritti riservati)
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