Appunti
(ed emozioni) di una scrittrice esordiente
Ebbene
ci siamo quasi.
Anche
se devo darmi un pizzicotto a minuti alterni, mi rendo conto che sta
succedendo davvero.
A
maggio sboccerà il mio romanzo. Sarà presentato all'Incubatore del Salone del libro.
E poi
prenderà la sua strada. Non sarà più il mio manoscritto
nel cassetto ma tutti saranno liberi di sbirciarlo, leggerlo, recensirlo o anche solo
usarlo per decorare la libreria.
Così
mentre compilavo, romanticamente a mano, i
documenti per la presentazione, ripensavo al lungo viaggio compiuto da Viola,
la protagonista, fin da quando era solo un germoglio, proprio come la mia
storia.
Le
infinite scritture e riscritture, la voglia di mollare, poi quella di
continuare, magari con il prezioso aiuto di un coach letterario. Qualcuno che
possa darti la giusta carica quando la penna scricchiola e l'inchiostro, come
l'energia, sta per finire.
E
ancora, a manoscritto finito, l'editing, la caccia ai maledetti refusi che si
infilano dappertutto, la scelta del titolo, i concorsi, le file alla
posta, con chili di bustine pluriball (senza un solo pallino scoppiato sigh!), per spedire tutto agli
editori. I mesi di assoluta calma piatta, di mail che non arrivavano,
di fogli candidi, dannatamente bianchi, che non si sporcavano più di idee.
Fino
al Salone del libro dello scorso anno, dove la realtà si mescola al romanzo.
Girovagando per gli stand incontro Anna Sophie e Livio Sassolini,
direttori editoriali della giovane casa editrice Booksalad a
cui ho inviato il mio romanzo. Scelgo alcuni dei loro libri e tra una parola e
l’altra, ovviamente, racconto la trama del mio romanzo e… scopro che lo
hanno letto!
Quello
che è successo dopo, comprese le curiosità golose del backstage,
ve lo racconteremo sabato
16 maggio alle 21.00 al Salone del libro.
Io, Gessica (la coach letteraria), MariaTeresa (l'insostituibile designer) e
Anna Sophie (la direttrice editoriale) di Booksalad.
Perchè
le belle storie vanno assaporate con calma, proprio come i deliziosi cupcake delle
zie floreali di Viola…
©Monica
Coppola
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