Tipe
da Spiaggia:
piccole indicazioni per riconoscere le vostre vicine di ombrellone
(e
non ricontrarle in città…)
Siete
appena rientrati dalle vacanze e vorreste già ripartire?
Vi capita
spesso di accostare all’orecchio oggetti nella speranza di sentire
il mare?
Girovagate
per le strade di città con le ciabattine da mare senza nemmeno
accorgervene?
Tranquilli,
sono i postumi del rientro.
Ma se
avete nostalgia delle vostre favolose amicizie sbocciate sotto
l’ombrellone bè sappiate che non sempre è tutto così idilliaco…
Soprattutto
se, nel lettino accanto al vostro, si sistemano comode comode le Tipe
da Spiaggia come quelle che ho
incontrato io…
1) La
Wi-fi Woman
È facile da
individuare perché difficilmente vi guarderà negli occhi o si
accorgerà di voi.
Potrebbe
risorgere un’intera colonia di arabe fenici direttamente ai piedi
del suo lettino (strategicamente munito di mensola per tablet e vano
a scomparsa per smartphone), verificarsi un’improvvisa eclissi
solare e le acque potrebbero riempirsi di cavallucci marini danzanti,
ma lei resterebbe impassibile, pupille fisse e polpastrelli rotanti
sullo schermo.
Che si trovi
nell’atollo di Malè o a Bergeggi poco le importa: quello che le
sta a cuore è la presenza di un servizio wi-fi e di almeno tre
“tacche” di campo. Tutto il resto non la turba affatto. Potrete
far scavare il clone del traforo del Fréjus ai vostri pargoli tutto
intorno al suo ombrellone, inondarla con cascate di sabbia o briciole
di pane e nutella, senza provocare alcuna rissa. Occhio ai gavettoni
però: se malauguratamente le annegate lo smartphone potrebbe perdere
il suo self control, ridurvi in polpettine svedesi e poi postarvi su
Instagram. Siate
prudenti.
2) La
Signora Sbuffauffa
Ci prova ma
proprio non ce la fa.
Il relax
l’annoia come un documentario sulla riproduzione delle larve dei
lepidotteri in terza serata. Lei prova a combatterlo con ogni forma
di intrattenimento: sfoglia pigramente qualche rivista ma dopo
un’overdose visiva a base di chiappe Vip,
richiude irritata. Infastidita dagli schiamazzi dei vicini infila le
cuffie sbuffando e si spara a palla la Summer
Hit Compilation ma al terzo brano ha già
l’emicrania.
Spegne tutto
e tenta un massaggio relax sul bagnasciuga ma viene disturbata da una
pallina gommosa che con regolarità le piomba sulle cosce. Irritata
prova allora a rilassarsi con lo snorkeling: infila pinne e maschere
ma dopo dieci minuti passati senza vedere nemmeno la lisca di un
pesce ne ha piene le scatole; quando esce è incazzata più di prima
perché alla sua noia si sono aggiunte le alghe nei capelli e anche
due moleste vesciche sull’alluce.
Sbuffando si
dirige al bar della spiaggia dove ordina un tè freddo che a lei
sembra acqua sporca e per di più le resta pure sullo stomaco. Così
corre di corsa alla toilette dove però la porta non si chiude e
ovviamente è finita la carta igienica. Rimpiange la sua
casadolcecasa e con il
volto più crucciato che mai torna al suo lettino, appoggia le guance
tra i pugni e osservando la folla gioiosa davvero non riesce a capire
che cavolo hanno da divertirsi tanto. Lei è lì da un solo giorno e
già non ne può più… quasi quasi torna a casa.
Consiglio:
avvistatela e stringete amicizia. Forse passerete 24 ore di angoscia
ma ne vale la pena. Di solito lascia baracca e burattini entro 48 ore
e se gli siete simpatiche vi lascia eredi di un soggiorno già
pagato... Meditate ragazze, meditate.
3) La
D.D.A ovvero La Divina Distruggi
Autostima
È facile da
riconoscere.
Guardatevi
intorno: quasi tutte le donne normali devono arrabattarsi alla meno
peggio tra pinzoni di plastica, ridicoli cappellini in rafia o
diaboliche treccine afro strappa capelli per gestire alla meno peggio
le ribelli chiome messe a dura prova da sole, sabbia e salsedine.
Quasi tutte
tranne la Divina.
Lei esibisce
una chioma impeccabile e vaporosa, come fosse avvolta da un’aura a
base di jojoba e cheratina, con una nuance
perfetta che voi non potreste replicare nemmeno se Jean
Louis David diventasse il vostro migliore
amico.
La sua
abbronzatura è sempre uniforme, dorata al punto giusto e senza
fastidiosi segni, mentre per tutte le donne“normali” varia dal
rosso San Marzano,
all’arancio zucca di Halloween
al bianco robiola Osella
per le meno colorite. Datevi pace perché accanto a lei sembrerete
affascinanti come petti di pollo al supermarket anche se vi state
crogiolando al sole da settimane e settimane.
Se
sfortunatamente prende in affitto il lettino accanto al vostro,
migrate il più lontano possibile.
La vostra
autostima potrebbe subire danni irreparabili che nemmeno sei
barattoli di Nutella
potrebbero lenire. Avvistate un ombrellone riservato alla terza età
e chiedete asilo politico ad un trio di vecchiette.
Magari gli
manca la quarta per tentare una canasta o un pockerino.
4) Miss
Melanina
Ha tre
migliori amici: l’olio al mallo di noce, i raggi ultravioletti e il
lettino da spiaggia.
All’allegro
trio nelle ore di punta si aggiunge un transitorio ospite costituito
da un minuscolo paio di occhialini appoggia naso in plastica gialla
che Miss Melanina indossa quando sente che le palpebre iniziano a
scaldarsi come uova strapazzate, di solito nelle ore di punta.
Giace in
posizione supina e immobile di solito dalle 9 alle 12. Alle 12.15
sgranocchia qualche carota e poi cosparge con dovizia ogni angolo del
suo corpo con sostanze untuose capaci di attirare anche i raggi
solari del Polo Nord.
Intorno alle 13.15 si gira a pancia in giù e ci resta fino al
tramonto, a meno che non si verifichino calamità naturali in grado
di scuotere il suo status di tintarella perpetua.
Se ne
individuate una buttatevi a pesce: è una fantastica vicina di
ombrellone.
Non parla,
non mangia, non schizza, non si muove. Praticamente quasi non esiste.
Unica
precauzione: fate attenzione a non farle mai ombra. Anche lei come la
Wi-fi Woman potrebbe alterarsi e tramortirvi a colpi di specchietto
solare portatile.
5) La
Beach Broker
Per lei la
playa è come Piazza
Affari. Se ne infischia di bandiere blu e acque cristalline: quello
che le importa è la caccia al pezzo unico.
È il sogno
di tutti i vu cumprà
del pianeta, inclusi venditori di cocco e bomboloni.
Durante la
stagione invernale se ne sta tranquilla e si limita ad uno shopping
cauto e occasionale nella grande distribuzione, ma sotto al solleone
subisce una strana metamorfosi per cui ogni cianfrusaglia che vede si
trasforma in oggetto del suo desiderio: sudici prendisoli in
poliestere, borse in rafia puzzolente, pruriginosi teli mare adatti
solo come scrub, braccialetti a laccio emostatico o fondi di
bottiglia spacciati per perle di lapislazzuli.
La
riconoscerete da lontano perché il suo ombrellone sembra una sorta
di Jaama el-Fna
dell’Adriatico.
Attorno a
lei, venerata dall’intera popolazione multietnica dei Beach
seller, il cuore del commercio pulsa
inarrestabile come nei primi amori adolescenziali.
Da evitare
se si prediligono vacanze silenziose ed economiche: il suo shopping
compulsivo potrebbe contagiarvi perché è scientificamente provato
che ogni oggetto che viene esaminato e valutato da un’altra donna
diventa all’istante totalmente irresistibile anche per tutte le
altre.
Quindi
girate alla larga e dirigetevi a passo deciso verso l’ombrellone
della Signora Sbuffauffa o delle vecchiette canasta-dipendenti.
A meno che
non sia già troppo affollato…
P.s.: E voi
chi avete incontrato durante le vostre vacanze?
©Monica Coppola